Ciclo di corsi di formazione per docenti
Macro Progetto Cai Scuola: Dolomiti Unesco
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Descrizione
Queste montagne possiedono un complesso di valori di importanza internazionale per le scienze della Terra. La quantità e la concentrazione di formazioni carbonatiche estremamente varie forniscono uno spaccato della vita marina nel periodo Triassico, all’indomani della più grande estinzione mai ricordata nella storia della vita sulla Terra.
In questo senso si devono intraprendere tutti gli sforzi necessari per far conoscere il valore del riconoscimento “Patrimonio Mondiale”. La tutela, la conservazione e la valorizzazione di questi siti devono diventare un obiettivo comune sostenuto con convinzione anche dai docenti e da quanti operano nel mondo della Scuola. Questo impegno deve essere rivolto in primo luogo al Patrimonio Mondiale, ma anche all‘esterno di esso, e condurre ad un nuovo approccio, più coscienzioso e responsabile nei confronti dell’intera regione dolomitica.L’inserimento nell’elenco del Patrimonio Mondiale rappresenta un riconoscimento straordinario e la conservazione di questo insostituibile patrimonio diventa perciò un obiettivo e un dovere non solo per gli stati interessati, ma per l’intera comunità dei popoli. Se, infatti, uno di questi siti speciali venisse danneggiato o compromesso in modo significativo, ciò rappresenterebbe una perdita per l’intera umanità. Il territorio delle Dolomiti racchiude, oltre alla verticalità e ai contrasti di colore, le tracce di una civiltà rurale che ne ha modellato le forme e curato la conservazione nei secoli. L’abbondono e lo spopolamento della montagna possono quindi compromettere la conservazione del paesaggio come, per contro, proprio l’inserimento di attività economiche impattanti ispirate da un malinteso senso di modernità presenta numerosi fattori di rischio per gli equilibri paesaggistici. Proprio per assicurare la necessaria preservazione sono nate le aree protette. Quasi tutta la superficie compresa nei nove Sistemi UNESCO (circa il 95%) è protetta da parchi nazionali, regionali o provinciali, siti di Interesse Comunitario (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS).
Obiettivi
Il percorso didattico-formativo proposto al mondo della Scuola intende approfondire la conoscenza dei paesaggi delle Dolomiti Patrimonio Mondiale e il loro straordinario valore geologico e morfologico integrato dall’estesa gamma di colori creata dai contrasti tra le spoglie e pallide rocce e le foreste e i prati sottostanti. Il paesaggio dolomitico originato nel Triassico (circa 250 milioni di anni fa) dall’accumulo di conchiglie, coralli e alghe in zone con latitudine e longitudine diverse dall’attuale.
Permetterà di offrire ai docenti occasioni di formazione sul tema della tutela del patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale del nostro territorio montano, sviluppando le competenze riferite all'educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile, al valore della biodiversità e alla tutela del patrimonio ambientale e naturalistico, alla valorizzazione dei beni ambientali e culturali, alle iniziative di divulgazione e alle dinamiche di fruizione. Fornirà gli strumenti per cercare di realizzare un forte coinvolgimento del mondo della Scuola nell’approfondimento della conoscenza delle tematiche ambientali, stimolando la sensibilità dei docenti fino a renderli protagonisti di esperienze a contatto diretto con il paesaggio dolomitico, per renderli poi ideatori di percorsi specifici a favore degli alunni dedicati alla promozione del rispetto e della tutela dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile.
Attraverso relazioni specifiche di esperti e studiosi, non si trascurerà di correlare la geologia e la morfologia alpina con la presenza degli antichi insediamenti e la gestione delle risorse attuali dei diversi territori, nell'ottica dello sviluppo del turismo sostenibile e della valorizzazione degli itinerari culturali. Si cercherà di rivalutare gli itinerari storici, anche attraverso la conoscenza e la conservazione di prodotti tipici.
Ciò per allargare gli orizzonti culturali dei docenti-formatori, tramite il contatto con le aree protette dell’arco alpino che solo può permettere di conoscere le valenze naturalistico-ambientali, le emergenze storico-antropologiche, le forme di gestione e di pubblica fruizione. Queste opportunità dovrebbero poi favorire lo scambio di conoscenze in merito al valore della biodiversità delle aree coinvolte, con la sperimentazione di sistemi innovativi di promozione e valorizzazione dei territori basati sulla diffusione della conoscenza del valore del paesaggio e la realizzazione di progettazioni didattiche per una migliore conoscenza delle aree proposte. -
FAQ
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