Macro Progetto CAI-Scuola: “Il ritorno dei grandi carnivori“

Ciclo di corsi di formazione per docenti


  • Descrizione
    Itinerario di scoperta dedicato alla conoscenza dell’affascinante ma complesso processo di ricolonizzazione del territorio montano italiano da parte dei Grandi Carnivori affrontato a tutto tondo, dagli aspetti di biologia ed ecologia, a quelli più delicati come la convivenza con le attività umane e la difficile accettazione sociale.

    Con questo ciclo di aggiornamenti il Club Alpino Italiano - con il contributo fattivo del suo gruppo di lavoro sui Grandi Carnivori - vuole in primis far conoscere cosa sta accadendo tra i nostri boschi e le nostre montagne. Il fenomeno del ritorno dei grandi carnivori selvatici, tanto alla ribalta nel nostro paese negli ultimi anni, quanto poco conosciuto o meglio troppo idealizzato e purtroppo politicizzato, merita un approfondimento serio e una presa di coscienza della sua complessità.
    Con questi aggiornamenti ci sarà la possibilità di conoscere meglio animali molto carismatici come l’Orso bruno, il Lupo, la Lince, ma anche altri; si potrà capire perché questi animali si sono estinti nei secoli passati e perché ora stanno tornando a riconquistare il terreno perduto.

    Obiettivi del progetto di formazione per docenti

    1. Offrire ai docenti l’opportunità di acquisire conoscenze scientifiche, ambientali e naturalistiche, sul comportamento dei grandi carnivori, sulle loro presenze e sulle problematiche di compatibilità con le attività umane trasferibili all’interno della programmazione didattica curricolare.
    2. Permettere agli insegnanti di conseguire una migliore competenza e padronanza degli strumenti cognitivi necessari per un’efficace azione didattica basata sulla trasmissione di conoscenza fondate e corrette e sulla pianificazione di progetti di educazione ambientale da svolgersi nell’arco dell’anno scolastico con gli alunni, attraverso diversi momenti previsti in classe e sul territorio.
    3. Fornire gli strumenti per un approccio scientificamente corretto ad un’area montana protetta, valorizzandone le caratteristiche aventi particolare valenza di laboratorio didattico, utili per programmare e realizzare con gli alunni esperienze formative, in grado di trasmettere ai giovani la consapevolezza del patrimonio biogenetico e delle valenze ambientali contenuti in un’area geografica significativa, per sviluppare in futuri cittadini la cultura e la sensibilità per la tutela del territorio, inteso come interesse collettivo e dovere morale del singolo.
    4. Favorire il necessario collegamento metodologico (pluridisciplinare e interdisciplinare) tra docenti di diverse discipline, di diversi ordini nonché tra attività didattiche tradizionalmente inserite in aree differenti.

    I grandi carnivori: come comportarsi in caso di incontro

    Per chi frequenta la montagna esiste la possibilità - anche se rara - di incontrare i grandi carnivori a distanza ravvicinata. In sporadici casi, la specie che presenta qualche rischio per l’uomo è l’orso (se ferito o in caso di femmina con i piccoli). Trattandosi di animali selvatici è opportuno essere a conoscenza dei corretti comportamenti da tenere in caso di incontro, recepirli e interiorizzarli, perché un atteggiamento sbagliato da parte nostra può innescare una risposta imprevista.

    Vademecum da considerare nelle zone di accertata presenza di grandi carnivori:
    1. RISPETTARE LA TRANQUILLITÀ DELLA FAUNA, senza forzare incontri e avvicinamenti;
    2. NON CREARE PUNTI DI ALIMENTAZIONE per osservare o fotografare gli animali;
    3. NON LASCIARE AVANZI DI CIBO vicino ad abitazioni, baite né in nessun altro luogo: riportarli a casa;
    4. EVITARE IL PIÙ POSSIBILE L’INCONTRO A DISTANZA RAVVICINATA, facendosi sentire (battere le mani, colpo di tosse, parlare a voce alta), soprattutto in zone con scarsa visibilità come in un fitto bosco, nei cambi di versante, nello svalicamento di forcelle, nei cambi di pendenza;
    5. TENERE SEMPRE I CANI AL GUINZAGLIO durante le nostre escursioni, evitando che infastidiscano inconsapevolmente la fauna selvatica in generale.

    In caso di incontro ravvicinato improvviso:
    1. CONTROLLARE L’EMOZIONE e rimanere calmi, lasciando sempre una via di fuga all’animale. Se questo non ci ha visti, farsi riconoscere parlando ad alta voce senza fare movimenti bruschi, lanciare sassi o gridare;
    2. NON TENTARE DI AVVICINARSI o seguire l’animale se si allontana. Se invece rimane fermo, indietreggiare lentamente senza dargli le spalle, in modo da aumentare la distanza tra noi e lui;
    3. EVITATE URLA O ALTRI RUMORI che potrebbero spaventare l’animale;
    4. NON CORRERE MAI, per non stimolare il possibile istinto predatorio;
    5. NON AVVICINARE NÈ TOCCARE MAI CUCCIOLI DI GRANDI CARNIVORI se si dovessero incontrare e non mettersi mai tra i cuccioli e la madre. Questa è una rara occasione in cui si possono verificare comportamenti aggressivi finalizzati alla difesa della prole. Tornare con cautela sui propri passi.

    IN CASO DI ATTEGGIAMENTO AGGRESSIVO DA PARTE DI UN ORSO, non reagire in modo attivo; stare fermi e parlare con tono basso e calmo, anche se l’animale dovesse partire alla carica; quasi certamente si risolverà senza un contatto fisico (falso attacco). Nel remoto caso di contatto fisico rimaniamo passivi e distendiamoci lentamente a terra a faccia in giù, mettendo le mani intrecciate insieme per proteggere il collo. Dai dati raccolti in situazioni analoghe, si è visto che questo è il comportamento più efficace.

  • Dispense
  • FAQ
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