PROPOSTE DI COLLABORAZIONE FORMATIVA Anno scolastico 2025/2026
A seguito del PROTOCOLLO D’INTESA sottoscritto tra Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e Club Alpino Italiano – Gruppo Regionale del Veneto in tema di collaborazione formativa a validità triennale a decorrere da giugno 2024, vengono presentate ai docenti che operano negli Istituti scolastici del Veneto le seguenti proposte che possono contribuire ad integrare l’offerta formativa della loro programmazione didattica annuale. La conoscenza dell’ambiente, della biodiversità, dell’ecosistema e della sua fragilità rappresenta un momento di formazione importante di cui la scuola è bene si faccia carico, attivando progetti educativi sull’ambiente, la sostenibilità, la cittadinanza globale. Il legame con il territorio richiede la costruzione di percorsi cognitivi mirati, in grado di orientare i giovani verso i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 (OSS/SDGs, Sustainable Development Goals) che rappresentano il futuro dell’umanità. Si tratta di percorsi di esplorazione cognitiva, emotiva e culturale che possono portare all’acquisizione di consapevolezza rispetto ai temi della sostenibilità, della lettura del paesaggio, della protezione dell’ambiente e della cura del Pianeta, la nostra casa comune. Ai docenti determinati per il corrente anno scolastico a programmare ad attivare esperienze di avvicinamento concreto all’ambiente, soprattutto montano, il Club alpino italiano offre la propria disponibilità per momenti di formazione e accompagnamento. Di seguito le proposte e alla fine considerazioni organizzative. Le prime proposte riguardano escursioni tematiche, a cui seguono altre proposte relative ad attività motorie o a percorsi di orientamento. Le attività escursionistiche (prime quattro proposte) sono finalizzate alla diffusione della conoscenza e alla frequentazione dei percorsi montani di rinomata valenza paesaggistica, quali ad esempio il Sentiero Italia CAI, le Altevie, gli itinerari storici dedicati alla Grande Guerra, cammini storici di pellegrinaggio, di transumanza, legati a forme di economia e di ecologia delle popolazioni montane, nonché percorsi didattici (geologici, glaciologici, botanici). Ulteriori risorse per esperienze di particolare rilievo come trascorrere una notte in un rifugio alpino sono attingibili dai bandi “Turismo scolastico sostenibile in ambiente montano” e “Sentiero Italia CAI per la Scuola”. La: “notte in rifugio” è un’estensione di una escursione tematica, già sperimentata nell’AS 24/25 e viene riproposta anche per il prossimo anno laddove ci siano le condizioni economiche per farlo: una iniziativa è già stata programmata per fine settembre 2025 con il supporto finanziario della Fondazione Dolomiti UNESCO, con cui si collabora per la diffusione dei valori educativi insiti nelle montagne del Veneto.
PRIMA PROPOSTA - UNA GIORNATA NEL PARCO
Modulo indicato per l’insegnamento dell’Educazione civica.
Il Gruppo regionale del Veneto del Club Alpino Italiano promuove progetti operativi con lo scopo di promuovere nei giovani azioni, comportamenti e forme di partecipazione attiva volti alla tutela dell’ambiente, alla lotta agli squilibri climatici e alla mitigazione dell’impatto antropico sull’ambiente naturale, in un’ottica di sviluppo sostenibile, grazie ad azioni individuali e collettive in grado di costruire una crescente consapevolezza sui temi della sostenibilità. La scoperta degli ecosistemi naturali, la studio della storia della montagna, delle tradizioni, della geologia e dell’ambiente, sono alcune delle tematiche che il CAI Veneto propone ai ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado. Un primo obiettivo è quello di sviluppare, anche alla luce dell’insegnamento dell’educazione civica, progetti formativi basati sull’individuazione delle metodologie e sulle competenze riferite all’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile, per avvicinare i giovani all’ambiente montano in chiave geografica e storica, per favorire anche la conoscenza delle risorse naturali rappresentate dai Parchi del Veneto e più in generale dalle Aree Protette. Un secondo obiettivo, ancor più ambizioso in senso civico, punta a coinvolgere le studentesse e gli studenti in percorsi di riflessione e crescita, sul rapporto con l’ambiente, sul valore individuale e collettivo dell’ambiente naturale e del paesaggio intesi come patrimoni collettivi, sul ruolo del cittadino attivo nella responsabile azione di tutela del territorio quale dovere civico del singolo.
Temi trattati: Il CAI attraverso una conoscenza di un ambiente specifico, come quello montano ma in particolare quello di aree protette, può far acquisire al ragazzo non solo una serie di nozioni ma anche sviluppare le sue capacità di osservazione, nonché un comportamento improntato al rispetto sia verso l’ambiente che verso le persone: educazione ambientale, senso del rispetto e solidarietà. Articolazione delle attività: sono previsti normalmente, dopo la necessaria programmazione di partenza, due momenti, uno preparatorio in classe con la presenza di uno o più esperti del CAI che relazioneranno sull’argomento e sull’attività da svolgere, sui luoghi e su come affrontare l’ambiente montano; un secondo momento sarà costituito dall’escursione in ambiente della durata di una giornata, con accompagnatori del CAI, che insieme agli insegnanti seguiranno la scolaresca nell’escursione e nello svolgimento delle attività di osservazione previste in partenza. Una terza fase potrà comportare, al ritorno in aula, l’elaborazione dei materiali raccolti durante l’uscita e la produzione di brochure o video che racchiudono i significati dell’esperienza e messaggi educativi rivolti ai coetanei.
Esempi dei luoghi di escursione: Valle di San Lucano, Ponte di Veja, Valle delle Sfingi.
SECONDA PROPOSTA – EDUCARE AL PAESAGGIO
Il paesaggio è la particolare fisionomia di un territorio determinata dalle sue caratteristiche fisiche, antropiche, biologiche ed etniche così come è percepita dalle popolazioni. La conoscenza del paesaggio in cui si vive porta a creare legami con esso e a potenziare il senso di appartenenza e condivisione, oltre che i valori della cittadinanza attiva.
Temi trattati: Avvicinare i giovani all’ambiente, renderli partecipi, “sentinelle” dell’ambiente, far conoscere aspetti estetici e funzionali delle nostre montagne, facendo accrescere la sensibilità ed il rispetto dei luoghi che si frequentano, la consapevolezza di essere ospiti nel paesaggio montano, conoscere le interrelazioni tra aspetti antropici (storia, economia, aspetti culturali, sociali). Promuovere l’interesse delle studentesse e degli studenti per l’ambiente alpino in tutte le sue sfaccettature, per conoscerlo e per viverlo in modo curioso, riflessivo e sicuro, per capire meglio il paesaggio e la sua diversità, anche nei luoghi meno frequentati, ma con le medesime caratteristiche.
Articolazione delle attività: sono previsti due momenti: uno preparatorio in classe per presentare gli argomenti attraverso slide ed un dialogo interattivo; un secondo momento, se richiesta dalle scuole, si propone una escursione della durata di una giornata in ambiente montano. Il CAI metterà a disposizione degli studenti soci titolati TAM (Tutela Ambiente Montano) con adeguata preparazione e conoscenza in rapporto ai temi da trattare e ai luoghi da visitare, oltre che gli accompagnatori in numero adeguato ai partecipanti, sia alunni che insegnanti. Per documentare le attività proposte si prevede la realizzazione di rappresentazioni grafiche, fotografie, semplici video o PowerPoint, racconto di viaggio quali resoconti per rielaborare ed approfondire l’esperienza vissuta.
Materiali disponibili: sono disponibili pubblicazioni del CAI, power point inerenti agli argomenti trattati; Link:” https://archivio.cai.it/wp-content/uploads/2022/03/Il-Bidecalogo-CAI-a-fumetti.pdf” Esempi di luoghi di escursione: le escursioni verranno concordate con le Scuole e calibrate in base all’età degli studenti ed alla posizione geografica del luogo dove abitano. A titolo esemplificativo si cita la salita al Monte Vezzena dal passo omonimo. _____________________________________
TERZA PROPOSTA – VAIA E LA GRANDE GUERRA
La tipologia in esame approfondisce la calamità naturale abbattutasi sulla montagna veneta a fine ottobre 2018 e lavorando su un raffronto comparativo punta a far emergere somiglianze e differenze dei segni impressi tra gli sconvolgimenti della Prima Guerra Mondiale e quelli della Tempesta denominata Vaia, nel suo modificarsi nel tempo che è intercorso: anche in questo caso verrà sviluppata la capacità di osservazione attraverso la lettura dei segni impressi sull’ambiente naturale e montano, oltre che coltivare
sentimenti di pace e di serenità, anche di fronte ai disturbi naturali.
Articolazione delle attività: sono previsti due momenti, uno preparatorio in classe per presentare gli argomenti, i luoghi e come affrontare l’ambiente montano, la cui durata può essere di almeno due ore, data la numerosità degli argomenti sia a carattere verticale che orizzontale; un secondo momento è costituito dall’escursione della durata di una giornata (circa dalle ore 8 alle ore 18, a seconda dei luoghi di partenza e arrivo). Nel primo momento ci sarà la presenza di due esperti del CAI che relazioneranno
sull’argomento, nel secondo 1 o 2 esperti più 2 o 3 accompagnatori, che insieme agli insegnanti seguiranno la scolaresca nell’escursione.
Materiali disponibili: una pubblicazione specifica per l’Altopiano di Asiago, un quaderno raccoglitore inerente 70 itinerari nel territorio veneto con le caratteristiche tematiche di cui sopra, una mostra itinerante da posizionare all’interno della scuola per un periodo di 15/20 giorni con annessa brochure esplicativa.
Esempi di luoghi di escursione: Monte Cengio, Monte Cimone, Forte Corbin, Passo Vezzena; 5 Torri.
QUARTA PROPOSTA - EDUCAZIONE ALLA PREVENZIONE E ALLA SICUREZZA IN MONTAGNA
Tra le priorità del Club Alpino Italiano, vi sono i corsi di formazione ed educazione alla corretta frequentazione dell'ambiente alpino. La cultura della PREVENZIONE abbinata alle azioni per la tutela della SICUREZZA INDIVIDUALE, sono gli aspetti principali di questi interventi rivolti soprattutto ai gruppi organizzati che frequentano l'ambiente montano per scopi educativi, come le scolaresche.
Una adeguata azione di formazione alla sicurezza e alla prevenzione può iniziare fin dalla scuola primaria con incontri in aula anche senza andare in ambiente, proiezione di fotografie legate alla flora e alla fauna dei nostri territori con nozioni di base sulle principali caratteristiche sia dei fiori più comuni che degli animali che popolano le nostre montagne. In particolare verranno trattati i concetti di pericolo e rischio con linguaggio adatto all’uditorio.
I ragazzi si rivelano in genere molto curiosi e partecipi con domande anche molto interessanti. Si parlerà poi della preparazione dello zaino, dell''organizzazione e della preparazione di una escursione sottolineandone l'importanza, per andare a ridurre al minimo il rischio considerando le differenze tra un'escursione estiva ed invernale, con nozioni di base sull’abbigliamento e sul comportamento individuale.
L'uscita in ambiente viene concordata con la scuola a libera scelta e prevede la conoscenza delle principali nozioni del camminare in montagna, l'osservazione del territorio, ma anche nozioni di autosoccorso per affrontare gli inconvenienti più elementari. Esperienza particolarmente gradita ai ragazzi che affrontano il tutto come un gioco e una sfida tra loro con la speranza che possa restare tale anche per il futuro, da ricordare solo in caso di bisogno.
Materiali disponibili: una specifica brochure, dépliant, compact disc.
QUINTA PROPOSTA - PROGETTO :“ACQUA SORGENTE”
Temi trattati: il progetto prevede di approfondisce la tematica dell’acqua bene comune e il suo uso corretto; verrà dato particolare approfondimento alle sorgenti; con questa tipologia si vuole illustrare le attività del CAI sul monitoraggio delle sorgenti e la relativa problematica della qualità nell’ambito di un progetto iniziato nel 2024 e che sta coinvolgendo molti soci e potenzialmente un più ampio spettro di soggetti e più in particolare nelle scuole. (https://www.cai.it/acquasorgente/).
Articolazione delle attività: sono previsti due momenti, uno preparatorio in classe per presentare gli argomenti, la località di escursione e come affrontare l’ambiente montano in cui si andrà; la cui durata può essere di almeno due ore; un secondo momento è costituito dall’escursione nell’arco di una giornata (circa dalle ore 8 alle ore 18, a seconda dei luoghi di partenza e arrivo). Nel primo momento ci sarà la presenza di due esperti del Cai che relazioneranno sull’argomento tematico, nel secondo 1 o 2 esperti
più 2 o 3 accompagnatori, che insieme agli insegnanti seguiranno la scolaresca nel luogo di visita. In questa attività può essere previsto un momento di laboratorio quando si effettua l’operazione di misura della portata, della temperatura e della conducibilità.
Materiali disponibili: il progetto è in fase di implementazione e non ci sono ancora prodotti cartacei o analoghi; è però possibile iscriversi a una newsletter tematica e si può scaricare una presentazione dal sito sopra citato; gli strumenti di misurazione sono nella disponibilità delle sezioni Cai che stanno partecipando al progetto, alle quali si rinvia per accordi più precisi. C’è inoltre una pubblicazione di ARPA Veneto sotto forma di Atlante delle sorgenti.
Esempi di luoghi di escursione: Lago del Vàch in Val Zoldana, Valle di San Lucano, sentiero del Dint.
SESTA PROPOSTA - ATTIVITA’ MOTORIE
Proposte del Club alpino italiano per preparare i giovani alla frequentazione dell’ambiente montano in competenza e in sicurezza.
1. Tramite propri istruttori qualificati vengono promosse esperienze di arrampicata in età evolutiva. Arrampicare significa porsi degli obiettivi e impegnarsi per raggiungerli, migliorando l'autostima e aumentando la fiducia in sé stessi. Arrampicare è adrenalina ma è anche sentirsi bene, corpo e mente. L’effettuazione è vincolata alla disponibilità in loco di istruttori abilitati.
2. Attività di orienteering; l’orienteering è uno sport che premia chi riesce a esplorare con sicurezza un territorio sconosciuto. È caratterizzato da una competizione dove i partecipanti usano una mappa dettagliata per raggiungere i punti di controllo scegliendo il percorso migliore. Questo sport, dove non conta la velocità ma la precisione, si può praticare sia in bosco che in città, sia a livello amatoriale (come se fosse un’escursione), sia a livello agonistico. L’attività proposta ha un carattere introduttivo alla disciplina ed è vincolata alla disponibilità in loco di soci Cai in grado di organizzare le sessioni che sono della durata di due tre ore.
3. Montagna in ambiente invernale. Escursioni con le ciaspole ai piedi in ambiente innevato dove la neve diventa fascino e suggestione, materia di gioco e di apprendimento, come l’osservazione delle forme dei cristalli: una modalità insolita per avvicinare i ragazzi alla montagna e quindi alla natura, insegnando loro il rispetto per l'ambiente alpino che li circonda. Questa attività è vincolata ai percorsi certificati in sicurezza dalle valanghe per i quali non sia richiesto l’uso individuale di pala sona e ARTVA.
SETTIMA PROPOSTA – PCTO
I PCTO sono un elemento strutturale dell’offerta formativa per gli studenti del triennio conclusivo delle scuole secondarie di secondo grado.
Nell’ambito della realizzazione dei PCTO, il CAI offre un supporto alla scuola e un contributo ai giovani per la loro formazione, percorsi che abbiano come contenuto didattico aspetti conoscitivi, scientifici, geografici e storico-antropologici, con particolare riferimento alla conoscenza, alla prevenzione, alla sicurezza e al
rispetto dell’ambiente.
Previa adeguata condivisione e sviluppo di una progettazione dedicata, le Sezioni del CAI possono coinvolgere gli studenti in opportunità formative indoor e outdoor facendo vivere esperienze concrete di cittadinanza attiva, promozione sociale, valorizzazione e tutela del patrimonio naturalistico.
Nell’archivio di Cai - scuola sono raccolti circa 80 progetti, per lo più outdoor, divisi per tipologie e per anni scolastici, realizzati dalle Sezioni, che possono servire come modelli di riferimento per nuove progettazioni. Naturalmente occorre iniziare il percorso da un incontro di chiarimento, dal reperimento delle risorse umane necessarie a coprire l’intero PCTO, dall’individuazione delle attività da realizzare, dalla soluzione dei problemi connessi alla logistica e dalla necessaria convenzione tra Istituto e Sezione.
CLUB ALPINO DEL VENETO
Totale dei soci 60.000; totale delle sezioni: 64; totale delle sottosezioni 11.
Elenco delle Sezioni del CAI Veneto
Provincia di Belluno: Agordo, Alpago, Auronzo di Cadore, Belluno, Calalzo di Cadore, Caprile, Cortina d’Ampezzo, Domegge di Cadore, Feltre, Livinallongo, Longarone, Lorenzago di Cadore, Lozzo di Cadore, Pieve di Cadore, San Vito di Cadore, Val di Zoldo, ValComelico, Vigo di Cadore. (18)
Provincia di Padova: Padova, Camposampiero, Cittadella, Este, Fiume. (5)
Provincia di Rovigo: Rovigo, Lendinara. (2)
Provincia di Treviso: Treviso, Castelfranco, Conegliano, Montebelluna, Motta di Livenza, Oderzo, Pieve di Soligo, Ponte di Piave - Salgareda, Spresiano, Vittorio Veneto. (10)
Provincia di Venezia: Venezia, Mestre, Mirano, Dolo, Chioggia, San Donà di Piave, Portogruaro. (7)
Provincia di Verona: Verona, Verona Cesare Battisti, Bosco Chiesanuova, Caprino Veronese, Legnago, San Bonifacio, San Pietro in Cariano, Tregnago. (8)
Provincia di Vicenza: Vicenza, Arzignano, Asiago, Bassano del Grappa, Dueville, Lonigo, Malo, Marostica, Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore, Recoaro, Schio, Thiene, Valdagno. (14)
Contatti
Molti docenti delle scuole del Veneto hanno già sviluppato negli anni precedenti forme di progettazione e di collaborazione con soci e con sezioni del Club alpino italiano sopraelencate per la realizzazione di attività didattiche che possono naturalmente continuare con le modalità operative già avviate e concordate. Per i docenti invece interessati ad acquisire informazioni più approfondite o stabilire un primo rapporto di ipotetica progettualità, si suggerisce di attivare un primo contatto inviando per email richieste e quesiti al sottostante recapito. Un responsabile di CAI Veneto provvederà a fornire le prime indicazioni o a individuare un referente sul territorio più prossimo all’ubicazione della sede scolastica, che potrà collaborare fattivamente nella costruzione di progetti mirati.
Email: caivenetoscuola@gmail.com
Note informative generali sulla filiera di lavorazione.
Il primo contatto per email servirà per focalizzare meglio le richieste e verificarne la fattibilità in relazione alla Sezione Cai più vicina territorialmente. Nel caso la sezione avesse delle difficoltà, il Cai Scuola Veneto potrà effettuare una consultazione attraverso la propria rete di esperti e accompagnatori in modo da aiutare la sezione intervenendo con un proprio apporto complementare al fine di poter trovare una soluzione che possa rispondere a quanto richieste e sempre che rientri nell’ambito delle proposte formulate. In ogni caso è fondamentale lo scambio di informazioni iniziale su numerosità della partecipazione, periodo di effettuazione, tipologia di proposta, programma della giornata di escursione. Una volta definiti i caratteri essenziali della collaborazione, è richiesta una lettera di incarico da parte della scuola sulla base del modello che compare in coda al presente documento, in cui vengono formalizzati tali elementi e viene precisato il ruolo e il carattere dell’intervento del Cai, in tema di responsabilità a riguardo dell’iniziativa che si intende intraprendere che rimane sempre e comunque un’attività della scuola richiedente. In linea di massima si indica comunque quello che per l’esperienza pregressa è l’approccio standard: cioè ogni singola attività è bene che interessi al massimo due classi alla volta, almeno per le uscite in ambiente.
Soluzioni diverse possono esser concordate in relazione alle eventuali peculiarità delle attività concordate e sempre che siano disponibili accompagnatori in numero adeguato e competenza specifica.